COMUNICATO STAMPA
La Bestia Trionfante a cura di Ria Lussi
 
Land Art sull’Alta Murgia
 

Nel cuore della Murgia, tra Matera, Altamura, Castel del Monte e Bari, come una nave incagliata in un mare d’erba si staglia la masseria Martucci che ospita il Centro Studi Torre di Nebbia. Per chi viaggia da quelle parti immagino un incontro di lucciole, ma dal sapore marziano, una luminaria tradizionale nella tecnica ma non nel disegno.

A fare da soglia visibile dalla strada che costeggia la Masseria arrivando da Castel del Monte, un’opera di luce di grandi dimensioni esposta all’occhieggiar delle stelle e dei passanti.

 

Una figura dalle corna vegetali larghe e sensibili emerge dal terreno solcato per secoli dall’aratro: un omaggio all’opera di Giordano Bruno e alla fatica del lavoro dei campi della bestia che è l’uomo. Guardando a un’opera di Bruno, in particolare: “Spaccio de la bestia trionfante”, pubblicata a Londra nel 1584. Scritto in forma di dialogo, lo Spaccio è un testo allegorico di filosofia morale. I tre interlocutori, Sofia (la Sapienza), Saulino (personaggio di fantasia) e Mercurio (il messaggero degli dei), discorrono sull'attuazione di una riforma ordinata da Giove per rinnovare la volta celeste e porre fine al declino che dura da tempo: spacciare, cioè cacciar via dal cielo, vecchi vizi per sostituirli con nuove virtù.

 

“Al cuore della mia ricerca artistica” dice l’artista Ria Lussi “c’è il tema della fragilità umana il cui valore esistenziale esprimo attraverso l’utilizzo di materiali preziosi, luminosi e resistenti alle intemperie. Eccomi giunta all’antica e spiritualissima tecnica delle luminarie che dalla Puglia mi piacerebbe proporre nel mondo a sostanziare la mia cosmologia”. Per la realizzazione dell’opera è stato fondamentale il felice incontro con Francesca e Gianfranco Paulicelli, dell’omonima azienda Paulicelli G. di Bari.

Piero Castoro, presidente del Parco dell’Alta Murgia ha scritto a margine di questo intervento: “Giordano Bruno è stato forse il primo uomo ad aver sprofondato il suo sguardo in una natura considerata come vita-infinita-materia e, con assoluta coerenza, ha svelato alla mente cieca dei suoi contemporanei un universo mai prima esplorato.”

 

Ria Lussi

Nata a Milano, vive a Roma. Ha studiato pittura a Parigi, visual design a Urbino e traduzione a Trieste. Le sue ultime mostre sono "Mitochondria", 2016, Urbino, Casa Raffaello e Orto botanico. "Lussi di Penelope", 2015, Milano, Biblioteca del Daverio. "Imperatori di luce", 2014,

a Genova, Spoleto, Roma (Galleria Doria Pamphilj) e Milano (Villa Necchi Campiglio).

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